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‘Fuori (di me)’ è un esploso della psiche di un ragazzo di 24 anni che fa della scrittura la sua terapia. Amore, solitudine, euforia e profonda tristezza si alternano sullo sfondo di una Milano sempre disattenta, con cui ho sempre instaurato un altalenante odi et amo. 

Quando ho scritto questo disco avevo bisogno di fare autoanalisi e tirare le somme di ciò che succedeva nella mia vita, in un luogo e in un tempo che – come scriveva Dalla – sembravano essere ‘zucchero e catrame’. Ho dunque scelto di mettere in musica parti di poesie, testi e riflessioni che avevo ammassato nelle note del cellulare durante un anno di grandi cambiamenti e di cercare di vedermi da fuori – appunto, da fuori di me – come se fossi semplicemente un personaggio, forse nemmeno il principale, del grande ballo delle maschere proustiano che mi sembrava la mia vita in quel momento. 

Una volta creato un team incredibile – che ringrazio profondamente – con i miei fratelli Nik Mazzucconi ed Eugenio UG Mori e il quinto FabFour Larsen Premoli, ho  pensato fosse il momento perfetto per dare vita a quest’idea. 

HD STREAMING

  1. Fuori (di me) Giorgio Galimberti 4:30
  2. Freud Giorgio Galimberti 5:07
  3. Milano Giorgio Galimberti 3:42
  4. Specchio Giorgio Galimberti 4:18
  5. Vuota Giorgio Galimberti 4:35

All Songs by Giorgio Galimberti

Giorgio Galimberti
: Guitars & Vocals

add. Musicians:
Nik Mazzucconi : Bass
Eugenio Mori : Drums
Larsen Premoli : Keyboards, Lapsteel, Percussions

Produced by Larsen Premoli at RecLab Studios
Recording Engineer: Mirko Ripoldi
release:
Dec 13th 2024

THE LYRICS

In questa sezione puoi scorrere e leggere i testi di tutte le canzoni dell’album, clicca sul titolo!

Fuori (di me)

Che cosa c’è?
Ti guardo e non lo so
Fuori di me
Perché dentro stavo stretto, sai?

Piovono colori
Che vedo solo io
Tre metri sotto terra
Per poi saper volare

Lasciami stare
Non mi parlare
Non voglio vedere il mondo come appare

Lasciami stare
Non mi parlare
Non voglio vedere il mondo come appare

Ti chiedi perché
Quando parli non ascolto
“Scrivi canzoni” – dici serio –
“Con l’arte non si mangia, dai”
“Avresti anche una laurea
e delle prospettive”
Io ho già gli occhi persi ormai
In testa ho un ritornello
Che fa

 

Lasciami stare
Non mi parlare
Non voglio vedere il mondo come appare

Lasciami stare
Non mi parlare
Non voglio vedere il mondo come appare

Ho lasciato la vergogna
Non ne ho più
Indietro – no – io non ci torno piú
Senso di colpa ed amarezza
Non li voglio più

Lasciami stare
Non mi parlare
Non voglio vedere il mondo come appare

Lasciami stare
Non mi parlare
Non voglio vedere il mondo come appare

Come appare
Come appare

Freud

Che cosa vuoi?
Sai, non mi permetto neanche di pensarti
Che a fare tutto il tempo il gioco delle parti
Per capire cosa sei dovrei fotografarti

E dove sei?
Guidare fino a qui per prender solo insulti
E non credo tu li abbia neanche detti tutti
ma se mi lasci andare li completo io

E ho guidato con le frecce fuori
Tanto poi si mischia ad altri mille errori
Tipo: “non riesco mai a svegliarmi presto la mattina”, tipo tua sorella che fa la cretina,
piuttosto che ascoltarti bevo varechina,
hai ventiquattro anni non sei una bambina

 

Come vorrei non si dicesse il peggio solo a chi si ama
Che se l’ha detto Freud allora che figata
Dai, vediamo quanto odio sai sputarmi in faccia

Sai non vorrei che si dicesse il peggio solo a chi si ama
Che se l’ha detto Freud allora che figata
Dai, vediamo quanto odio sai sputarmi in faccia

Mi manchi, sai?
E te l’avrei anche detto in quella nottataccia
Invece hai preferito darmi il resto in faccia
Parole come schiaffi, porgo l’altra guancia
Non cambi mai
che poi io ci ho sperato e forse pure troppo
Ma più fa male adesso e meno ne fa dopo
Il dolore diluito sembra quasi affetto

Il tempo in terapia per essere migliori
Tanto poi si mischia ad altri mille errori

Tipo: “non riesco mai a svegliarmi presto la mattina”, tipo tua sorella che fa la cretina,
piuttosto che ascoltarti bevo varechina,
hai ventiquattro anni non sei una bambina

Come vorrei non si dicesse il peggio solo a chi si ama
Che se l’ha detto Freud allora che figata
Dai, vediamo quanto odio sai sputarmi in faccia

Sai non vorrei che si dicesse il peggio solo a chi si ama
Che se l’ha detto Freud allora che figata
Dai, vediamo quanto odio sai sputarmi in faccia

Ma se il problema ero io
Com’é che adesso urli addosso a un altro?
Però una cosa la so io
Quando lui ti bacia il collo ora pensi ad altro

Milano

Sono mesi che non vedo Milano
Sono mesi che non vedo te
Forse solo non ci sarei arrivato:
meglio mancarsi che prendersi in pieno

Forse alla fine son cambiato davvero
sei tu che strilli, che dai di matto
si dice sempre: “fin qui tutto bene”
come aiutasse a farsi coraggio

Sono quello che non vuoi
Hendrix, Dalla e Coltrane
Ma vivo un sogno e tu lo sai

Sono quello che non vuoi
Hendrix, Dalla e Coltrane
Ma vivo un sogno e tu lo sai

 

Piazza Cordusio, mi metto a sedere
Illuminata sembra sabato sera
Un libro in mano, forse manco lo leggo
Bastano i tram a fare atmosfera

La gente passa come fosse in un film
Ed era tanto che non stavo così
È la sofferenza a far scrivere i dischi
Ma esser tristi non è essere artisti

Sono quello che non vuoi
Hendrix, Dalla e Coltrane
Ma vivo un sogno e tu lo sai

Sono quello che non vuoi
Hendrix, Dalla e Coltrane
Ma vivo un sogno e tu lo sai

I troppi caffé
e i mal di testa
Si vede tutta Milano
Dalla tua finestra

Sono quello che non vuoi
Hendrix, Dalla e Coltrane
Ma vivo un sogno e tu lo sai

Sono quello che non vuoi
Hendrix, Dalla e Coltrane
Ma vivo un sogno e tu lo sai

Specchio

Non so perché
Non mi guardo più allo specchio
Sai, ci provo e non ci riesco
Non so quel che vedo

Posso chiedere a te?
Sai che ora è al momento?
O che piango se dai affetto?
Quanto mi odio già da me

Ma
Mi guardi e sorridi
O mi ami o mi uccidi
Decidi
Entrambi non li voglio più

So che ora ti chiedi
Se quello che vedi
Sta in piedi

Solo perché ci sei tu
Che mi cammini nella mente
A piedi scalzi lentamente
E hai un sorriso d’asfalto
Milano negli occhi
E quando mi tocchi
Io mi dimentico di me

‘Stare con me’ – mi sussurri all’orecchio
‘farà male, sai?’- hai detto
forse non ci credo

Io non voglio che te
Cosí da sempre – dai, lo ammetto
ma son qui solo e sento freddo
forse non sopravvivo

Ma
Mi guardi e sorridi
O mi ami o mi uccidi
Decidi
Entrambi non li voglio più
So che ora ti chiedi
Se quello che vedi
Sta in piedi

Solo perché ci sei tu
Che mi cammini nella mente
A piedi scalzi lentamente
E hai un sorriso d’asfalto
Milano negli occhi
E quando mi tocchi

Non so piú il perché
Non mi guardi mai
Ho gli occhi pieni di te
che non parli mai

Solo perché ci sei tu
Che mi cammini nella mente
A piedi scalzi lentamente
E hai un sorriso d’asfalto
Milano negli occhi
E quando mi tocchi
Io mi dimentico di me

Vuota

 

Sai, ti vedo con quell’aria
gli occhi tristi, vestita da donna adulta
tono serio da universitaria
ma quello che dici lo so già a memoria

Da quando eri piccola non ti si ascolta
e tuo padre mi odia da quella prima volta
artista discontinuo con la testa calda
datti un po’ di tempo e mi odierai anche tu

Puoi dire quello che vuoi
dai vieni qui
fammi a pezzi
Dai, provaci
Dai

 

Sai solo ciò che non sei
ma quello che dai
non vale niente, sai?
Non mi guardi negli occhi mai ma manipolare me
non riempirà il vuoto, sai?
Vuota sei e vuota rimarrai

Dormo poco e mi manca l’aria
gli occhi spenti e mi esplode la testa
mi fa schifo tutto ciò che mi piaceva
sono solo la copia, della copia, della copia di quel che era

E dove cazzo vai senza uscire di casa
Se il tuo peggior nemico sta dentro la testa?
Artista discontinuo con una tendenza autodistruttiva
L’hai fatta la diagnosi o mi guardi in faccia?

Puoi dire quello che vuoi dai vieni qui
fammi a pezzi
Dai, provaci
Dai

 

Sai solo ciò che non sei
ma quello che dai
non vale niente, sai?
Non mi guardi negli occhi mai ma manipolare me
non riempirà il vuoto, sai? Vuota sei e vuota rimarrai

Sai solo ciò che non sei ma quello che dai
non vale niente, sai?
Non mi guardi negli occhi mai ma manipolare me
non riempirà il vuoto, sai?
Vuota sei e vuota rimarrai

VIDEO PROMO

THE ARTWORK

La copertina è la rappresentazione plastica ed estrinsecata di ciò che succede nella mia mente; ciò che era dentro ora è fuori: è fuori (di me). Abbiamo deciso di rappresentare questo concetto aggiungendo tutti i personaggi citati nel disco in una scena di vita notturna in un locale.

Nik prende le ordinazioni, UG legge il giornale, Freud fa una telefonata. Macca è al bancone, c’è un  poster con Coltrane e ce n’è uno con Hendrix. Ci sono gli occhiali e il cappello di Dalla e c’è anche qualche altro piccolo riferimento ai testi delle canzoni che mi piacerebbe cercassi tu.

Sei riuscito a trovarne altri?

DOWNLOAD

Scarica una tua copia privata di “Fuori (di me)” : Keystune Records ti permette di scegliere il formato più adatto a te, dalla qualità studio non disponibile altrove, fino alle più pratiche versioni MP3 e Apple Loseless per dispositivi Apple. Una volta cliccato sul pulsante sarai portato in una cartella DropBox® dedicata: non è necessario avere un account o scaricare l’APP, potrai semplicemente scegliere di effettuare il download dei files con il tuo browser direttamente su questo tuo dispositivo.